San Leucio, patrono di Villavallelonga
La festa patronale del Comune di Villavallelonga si celebra il 2 settembre di ogni anno.
[...] Il Santo originario di Alessandria d’Egitto ha una vita leggendaria costellata di miracoli e a Brindisi fu primo Vescovo.
I pastori della Vallelonga, già nei primi tempi della Chiesa, migravano con le greggi in Puglia ed in quei luoghi avevano avuto modo di conoscere il culto per il primo Vescovo brindisino; in epoche successive, avevano seguito le alterne vicende della Sua traslazione in Trani, Benevento ed anche altrove, così dal focolaio pugliese nasceva e si diffondeva la devozione per S. Leucio ed i pastori riconducevano alla terra natale un culto che a Villavallelonga ha trovato espressione nella edificazione delle chiese intitolate al Santo, attestate da oltre un millennio.
Il Corsignani nel 1738 descrive il tempio di
“S. Lucio” (S. Leucio) e quello di “Nostra Donna” (Madonna delle Grazie) « vicino ad un rivo d’acqua assai rinomata, detto il fonte della Villa ». In seguito all’editto emanato da Mons. Dragonetti nel 1728, un registro descrive le chiese del luogo e indica quella « consacrata al glorioso S. Leucio Protettore », ubicata a mezzo miglio dal paese.
Nella chiesa si trovava una preziosa pittura, posta sull’altare e con al fianco la statua del Santo, mentre una campanella era stata acquistata a spese di Francesco Antonio Grande. L’erezione della chiesa fuori dalle mura, che un tempo cingevano l’abitato, e per di più senza clero, sembra strana e contraddittoria in relazione all’origine antica di tale culto e alla necessità di assicurare la conservazione e la tutela della statua, degli ornamenti sacri e della reliquia. [...]
[...]A Villavallelonga la chiesa fu edificata ad ovest, fuori dalle mura, quasi il Santo dovesse anche presidiare, dalla sommità del colle di S. Leucio, le vitali sorgenti poste ai suoi piedi. I documenti locali attestano che nelle annate di siccità la sola sorgente che non perdesse l’alimentazione era la Fontevecchia di S. Leucio, utilizzata anche dai collelonghesi per il proprio bestiame « in conformità dell’istrumento tra loro celebrato fino all’anno 1583 ». [...]
[...] In passato, all’Aia canale si sono tenute importanti e frequentate “fiere di animali” che il 2 settembre assicuravano un caratteristico ambiente al passaggio della processione di San Leucio. [...]
Tratto dal libro "Storia di Villavallelonga" del prof. Leucio Palozzi