Anello Marcolano - Valle Cervara - Prati d'Angro
Questo percorso ad anello si effettua nell’area NW del PNALM non distante dal confine con il Lazio, in una zona sovrastata da montagne poco frequentate e, conseguentemente, in ambiente tranquillo.
L’escursione e’ molto bella, sia per i panorami sui sottostanti Prati d’Angro durante la salita, sia per la visuale molto ampia su questa zona del Parco che si gode dalla vetta del Marcolano. Si parte dalla chiesetta della Madonna della Lanna, presso Villavallelonga, per prendere dopo circa 200 metri il sentiero R4, su sterrata a sx della strada che porta ai Prati. Dopo un po’ la salita si fa abbastanza decisa, sempre nel bosco molto ombreggiato con bellissima vista sull’intera dorsale del Cornacchia, e costringe il percorso ad alcuni zig-zag che terminano in prossimita’ del Balzo Maiuri per poi uscire all’inizio della cresta NW del Marcolano. Arrivati qui si puo’ salire direttamente per cresta oppure procedere nell’ampia radura che la costeggia a N. Attraversata quest’ultima, si devia a dx alla sella tra il Marcolano e il Prato Maiuri salendo in pochi minuti in vetta. Ritornati alla sella, si continua in direzione della Rocca Genovese (E) incontrando a sx il percorso T4 che arriva dal Rifugio del Diavolo. Volendo, si puo’ salire per cresta alla Rocca, altrimenti si prende un bel sentierino non segnato ma in buone condizioni e molto panoramico sul versante dei Prati, che taglia tutto il versante S della Rocca per poi confluire alla base della sua cresta SE. A circa meta’ sentiero, si incontra una piccola grotta ricavata in un grosso masso, utile come riparo. Giunti alla base della spoglia cresta SE la si segue in discesa attraversando alla fine una stretta fascia di bosco sbucando alla Sorgente Puzza, punto di incrocio tra i sentieri T3 (proveniente dal Vallone Lampazzo) e l’R5 che seguiremo fino ai Prati. Il sentiero parte bene, nel bosco della Valle Cervara, dove si incontra una bella e abbondante sorgente dentro un muretto. Poi si complica un po’ perche’ segue il letto di un torrente in secca e occorre traversarlo piu’ volte e camminarci nel mezzo, tra i massi. Solo un po’ di attenzione ai segni, a volte non ben visibili. Si esce dal vallone negli amplissimi Prati d’Angro, dove si trova un fontanile. Seguendo la sterrata verso NW, in circa un’ora si ritorna al parcheggio.